Se pensiamo ad uno dei testi più antichi del mondo, sicuramente la prima cosa che salta alla mente è la Bibbia, che a sua volta è uno dei libri più venduti al mondo, oltre a ciò vanta il record di essere stato il primo libro stampato in Occidente. La cosa più sorprendente è che la Bibbia di Gutenberg (tipografo tedesco) fu stampata in carta di canapa usando la tecnica di stampa a caratteri mobili (scrittura dallo stile gotico). Quindi, come si può intuire la canapa nella storia ha avuto un ruolo significativo e importante, approfondiamo di più a riguardo.

Siamo abituati a vedere quasi esclusivamente libri stampati in carta di cellulosa di fibre di legno, ma non è l’unico materiale usato per la sua produzione; sebbene non sia molto diffusa, la carta canapa è usata fin dai vecchi tempi, ad esempio, ad oggi nell’Occidente esistono circa una decina di mulini in paesi come gli USA, Regno Unito, Spagna, Francia, Turchia, e alcuni paesi dell’Est Europa, dedicati alla produzione carta di canapa per usi specifici.
Indice
Non solo la Bibbia di Gutenberg fu stampata in carta di canapa
Oltre a un libro come la Bibbia mazarina di Gutenberg, arduo lavoro del tipografo tedesco Gutenberg, cui prima stampa fu iniziata nel 1453 e finita il 24 agosto del 1455 con la stampa di 140 copie della Bibbia stampata su carta di canapa e 40 copie su pergamena.
Nota come la Bibbia a 42 linee (B42), che dal 2001 appartiene al patrimonio documentario dell’umanità dell’UNESCO “Memoria del Mondo”, ci sono altri testi e opere di rinomata trascendenza che hanno cambiato il corso della storia e che sono stati scritti o realizzati su canapa carta di altissima qualità (caratterizzata per essere resistente e sottile), per accennare alcuni:
- La Bibbia del Re Giacomo (conosciuta anche come la versione King James) nel secolo XVII
- Gli opuscoli del rivoluzionario filosofo e politico americano Thomas Paine sui Diritti dell’uomo, il senso comune, l’età della ragione
- Le opere di Mark Twain, Victor Hugo, Lewis Carol, e Alexander Dumas
- Le opere d’arte di Van Gogh (realizzate su tele di canapa per dipingere)
Chi ha comprato la Bibbia di Gutenberg?
Un esemplare così antico, del XV secolo, come la Bibbia B42 di Gutenberg non può che avere un valore incalcolabile che rispecchia il lavoro ammirabile del tipografo Gutenberg, durato 3 anni.
Tra i fortunati ad avere una copia di questa famosa Bibbia di Gutenberg figurano Bill Gates (che l’ha acquistata nell’anno 1994 in asta al prezzo di quasi 10 milioni di dollari) e il Vaticano, in possesso di 2 copie (una copia della Bibbia in carta ed un’altra copia su pergamena).
Che tipo di carta si può produrre con la canapa?
Dati storici riportano che le fibre canapa sono state utilizzate per primo dai cinesi più di 2mila anni fa, nell’anno 150 B.C.
Anzi, l’uso della carta di canapa fu diffuso nei paesi del medio Oriente e posteriormente in tutto il mondo, il che significa che all’epoca la produzione di carta dalla canapa era la normalità, interrotta poi nell’anno 1883.
D’altro canto, la fibra lunga di canapa è adoperata nella produzione di carta destinata ad usi specifici, quali:
- Carta per le sigarette
- Filtro per il caffè
- Borsa di tè
- Carta di filtro (da usare a livello tecnico-scientifico)
- Carta isolante per condensatori
- Carta a prova di grasso
- Carta d’arte
- Carta di sicurezza
Produzione della carta di canapa. Una piccola percentuale
Dall’origine della produzione di carta dalle fibre di canapa più di 2000 anni fa, nell’attualità poco più del 5% della produzione mondiale di carta è fatta usando fibre e cellulosa di canapa o di altre piante annuali, come ad esempio la pianta di lino.
Nonostante questo settore non sia molto diffuso, la canapa nella storia attraverso la produzione di carta in canapa racchiude una serie di importanti vantaggi:
- Grande quantità di cellulosa
- Altamente produttiva, in confronto alla cellulosa contenuta nel legno all’incirca del 40%, mentre la cellulosa di canapa può contenere circa il 60%
Vantaggi che se presi in considerazione da più aziende per la produzione mondiale di carta, potrebbero significare una riduzione del taglio degli alberi usati per l’estrazione della fibra di cellulosa del legno e, quindi una salvaguardia per l’ambiente.
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