Una pianta ermafrodita potrebbe distruggere l’intero lavoro dei growers, dalla coltivazione alla raccolta finale, se non si fa nulla per prevenire e specialmente se non si è in grado di identificare le piante di cannabis ermafrodita.

Insomma, il fenomeno dell’ermafroditismo può diventare un vero incubo per i coltivatori di cannabis che vogliono ottenere piante dalle cime resinose e ricche di infiorescenze.
Prima di tutto, bisogna però capire bene cos’è una pianta ermafrodita, per poi addentrarsi proprio nell’ambito della cannabis.
Indice
Cos’è una pianta ermafrodita?
In natura esistono piante che sviluppano nella loro stessa struttura fiori maschili e femminili, dunque, si autoimpollinano senza intermediari, come gli insetti impollinatori.
Ovvero, in questo tipo di piante ermafrodite, visto che hanno entrambi gli organi sessuali riproduttivi, c’è lo stame, che è la costituzione fertile maschile (quella che si occupa di produrre il polline), e lo stigma che è predisposto a favorire l’impollinazione, in quanto funge da recettore del polline, trovandosi nella parte superiore del pistillo.
Ora che abbiamo capito meglio cosa vuol dire, in botanica, una pianta ermafrodita, passiamo dritto alla cannabis.
Cannabis ermafrodita significato
In primis, la cannabis si distingue per essere dioica, questo significa che può diventare una specie di canapa femmina (ricca di infiorescenze, di fiori e di rami, con alto contenuto di THC), ma che a sua volta può produrre fiori maschili, a forma di campanello, finalizzati a dare vita ai semi per prolungare il ciclo di vita, per cui avrà tutti e due gli organi riproduttivi (cannabis ermafrodita) sulla stessa pianta.
O al contrario, crescere come una pianta di canapa maschio, che si contraddistingue per l’assenza di fiori, e per la poca quantità di foglie e di rami. Di solito sono piante grandi e vengono utilizzate maggiormente per produrre i semi di cannabis e per ottenere le fibre maschili utili per la creazione di tessuti resistenti e di qualità.
In termini generali però quello che interessa di più ai coltivatori di canapa in Italia sono i fiori femmina, in quanto sono in grado di produrre più cime resinose e tricomi, e trovano un uso più ampio, ad esempio i fiori possono essere utilizzati per la preparazione di tè e infusi di canapa, e anche per ottenere diversi prodotti derivati, quali cristalli di cbd, olio di cbd, ecc.
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Tra l’altro se si fa attenzione, osservando una pianta di canapa femmina, hanno una sorta di peletti biancastri, dove vi sono i pistilli. Mentre una cannabis maschio, si fa notare per la presenza di sacche di polline e non hanno quei pelucchi bianchi dell’esemplare femmina.
Una cannabis ermafrodita è la specie femmina della pianta in questione che, per riprodursi, sviluppa anche gli organi sessuali maschili. A causare questa condizione ci sono una serie di fattori naturali e variabili, di cui parleremo nelle prossime linee.
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Cosa causa l’ermafroditismo nella cannabis?
Le piante di canapa che sono sottoposte a situazioni stressanti, che possono essere ad esempio:
- La mancanza o l’eccesso di acqua
- Un terreno coltivazione canapa con pochi nutrienti
- La quantità di luce che riceve la pianta durante il periodo di allevamento
- Le variazioni di temperatura e gli sbalzi repentini di umidità
- La presenza di insetti che possono minacciare la coltura
- Il verificarsi di malattie nella pianta
- L’uso inadeguato di pesticidi o fungicidi
Tutte queste variabili possono indurre la pianta di cannabis femmina a produrre anche i fiori maschi, nel tentativo di sopravvivere alle minacce esterne che vi possono essere, e che abbiamo accennato precedentemente.
Al di là di questo, c’è anche da considerare la genetica della cannabis, in quanto alcune specie sono più propense a sviluppare entrambi gli organi riproduttivi nella stessa pianta.
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Oltre a questo, risalta il fatto che i coltivatori possono manipolare i semi di cannabis, per produrre solo piante di canapa femmina, una di queste pratiche si chiama rodelizzazione. Ma se non viene effettuata adeguatamente, può presentarsi una cannabis ermafrodita.
Oasi della Canapa, La Redazione
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