Come coltivare la Cannabis in casa – I consigli

Coltivare la Cannabis in casa, dopo la storica sentenza della Cassazione, è diventato legale a tutti gli effetti anche in Italia. Meglio tardi che mai. Si parla di un quantitativo modesto, comunque. Il quale deve apparire destinato ad un uso personale. Di conseguenza se si è decisi di seminare, nutrire e alimentare una piantina di Cannabis è consigliabile corredarsi delle giuste attrezzature e non per ultimo, conoscere alcuni aspetti ineluttabili.

Il primo passo da compiere è indubbiamente la scelta dei semi. Oasi della Canapa mette a disposizione una vastissima selezione. Basta cliccare qui per scegliere i semi più adatti alle proprie esigenze. Ogni seme ha una sua caratteristica. Ogni seme può dar vita ad una pianta peculiare e unica. La Sweet Skunk, ad esempio, è autofiorente. Quindi si può coltivare praticamente dappertutto. Questa qualità permette alla pianta di crescere in posti dove prima sarebbe stato impossibile anche solo pensarci.

Dopo aver scelto la varietà di semi che risponde ai propri bisogni, è necessario munirsi di un Kit di coltivazione. Un Kit completo con il fine di creare uno spazio e dedicarlo esclusivamente alla propria pianta di Cannabis. Successivamente, non bisogna dimenticarsi alcuni fattori molto importanti e basilari per ottenere una pianta prospera e vigorosa. Uno di questi fattori è la luce.

Qual’è la funzione biologica principale delle piante? Non è altro che la fotosintesi. Ed grazie alla luce (solare o artificiale) che avviene. E come se non bastasse, essa fornisce energia per la crescita della pianta. Ma non solo, permette anche di assimilare le sostanze nutritive e di sviluppare le cime. Molto importante.

Un altro fattore indispensabile è l’acqua. L’acqua è vita. L’acqua è essenziale per tutti gli esseri viventi. Piante comprese. Per ottenere, infatti, una piantagione sana e florida bisogna curarla e dissetarla. Come se fosse la propria piccola e indifesa creatura. Da specificare come il dosaggio e la frequenza cambiano da varietà a varietà.

Per concludere, esistono altri due fattori inevitabili: L’aria e le sostanze nutritive. Se si coltiva in un ambiente chiuso bisogna garantire un necessario e appropriato ricircolo dell’aria. Le piante utilizzano l’anidride carbonica con l’intento di produrre nutrimento e zuccheri. Trasformando, poi, tutto in pura energia. Per quanto riguarda le sostanze nutritive, le piante di Cannabis hanno bisogno in modo particolare di tre elementi: azoto, fosforo e potassio. Questi tre elementi si possono considerare come decisivi per lo sviluppo delle piante di Cannabis. Cruciali, proprio.

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