Si è parlato spesso degli effetti del tabacco per la salute, e dei costi sanitari ad esso associati, per cui partendo da questo presupposto oggi parleremo dei risultati che sono venuti alla luce da una ricerca svoltasi negli Stati Uniti che studia il rapporto fra la legalizzazione del consumo di cannabis ricreativa e come questo importante cambiamento potrebbe incidere nel tasso di fumo tradizionale, facendo appunto calare l’uso dei prodotti del tabacco, sigari, sigarette elettroniche, ecc al posto dell’erba. Scopriamolo nel nostro puntuale appuntamento odierno.
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Colorado e Washington. Primi stati degli USA a legalizzare la Canapa Ricreativa
Una delle principali preoccupazioni al centro del mirino nelle legislazioni che discutono l’argomento sulla legalizzazione della cannabis è l’incremento dei tassi di criminalità, però bisogna capire che si tratta di un’ipotetica situazione in quanto occorre analizzare la realtà associata alla liberazione dell’erba a scopo ludico.
E su questo gli esperti hanno voluto approfondire se c’è qualche correlazione tra la criminalità e il consumo di canapa, andando a studiare i dati statistici sui primi due Stati americani che hanno per primo dato il via alla cannabis ricreativa, ovvero Colorado e Washington, che dal 2012 hanno ufficialmente legalizzato il suo utilizzo e consumo da questa ottica.
Dall’analisi di entrambi gli stati, negli anni che comprendono il 2000 e il 2019, in base a un controllo sintetico, si è capito che la legalizzazione non comporta nessuna variazione dei tassi di criminalità, almeno in questa platea di studio.
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Cannabis ricreativa e consumo di tabacco: quale è la relazione?
Dalla ricerca scientifica, condotta da tre università, la Georgia State University, in Atlanta; la Bentley University, di Massachusetts; e la San Diego State University, in California, è emersa una correlazione i cui risultati percentuali, sebbene non tanto significativi a livello statistico ma che è già comunque un indizio, segnalano un rapporto diretto tra il consumo di cannabis ricreativa, a seguito della sua legalizzazione, e un calo nel consumo del tabacco e i suoi derivati.
Questo permette ulteriormente di capire l’enorme impatto che potrebbe significare il cambio di paradigma nelle politiche dei paesi nei confronti della cannabis, sia a livello sanitario, con la diminuzione dei problemi di salute legati al fumo di sigarette e tabacco, sia a livello economico, in quanto la liberazione di questo settore potrebbe creare nuove postazioni di lavoro, dalle piantagioni ai negozi che commercializzazione legalmente l’erba, contrastando al contempo l’illegalità delle mafie.
Inoltre, i risultati sono basati sull’analisi dei dati della popolazione di studio, il primo la valutazione della società che consuma tabacco e gli effetti per la salute (conosciuto in inglese come Population Assessment of Tobacco and Health, PATH) e il sondaggio nazionale sull’uso della droga e l’impatto sulla salute (in inglese, National Survey on Drug Use and Health, NSDUH)
L’informazione ricavata da Dhaval Dave e colleghi, nella ricerca scientifica intitolata Have recreational marijuana laws undermined public health progress on adult tobacco use?, è stata pubblicata sulla rivista Journal of Health Economics, che tra l’altro evidenzia come gli adulti prediligono fumare cannabis al posto del tabacco, anziché fumarne tutti e due o soltanto le sigarette tradizionali.
Indubbiamente questi dati rispecchiano le abitudini di consumo delle popolazioni, il che dimostra come fumare canapa sia cresciuto esponenzialmente negli stati che hanno deciso di renderla legale.
Nel complesso oltre ai benefici per la salute nello smettere di fumare tabacco, ci sono vantaggi anche per l’ambiente, in quanto, come sappiamo la canapa è una pianta che porta benefici al terreno dove viene coltivata, promuovendo così un’economia sostenibile.
In ogni caso, servono ancora ulteriori dati e analisi per sostenere questa prima ricerca, per discutere sui costi associati al consumo di cannabis ricreativa e l’effetto per la salute.
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Sono più i fumatori di cannabis che di tabacco
A riguardo, da un sondaggio condotto da Gallup e pubblicato il 16 agosto 2022 sotto il titolo Americans not convinced marijuana benefits society, si evidenzia che sono più i cittadini americani che fumano cannabis che tabacco, indicando che il 16% degli intervistati fumano erba in confronto al 11% che fuma la sigaretta tradizionale, e il 68% degli adulti americani a favore della cannabis, ritiene che la marijuana dovrebbe essere legalizzata.
Mentre i governi non lavorano fortemente su politiche per creare consapevolezza nella popolazione sul consumo di alcol e di tabacco, e gli effetti negativi per la salute, la cui vendita è addirittura considerata legale in tutto il mondo, sono proprio questi, l’alcool e il tabacco, ritenuti più nocivi della canapa, da due persone su tre facenti parte al sondaggio della Monmouth University, di New Jersey.
Il perché di questa correlazione tra la Cannabis ricreativa e il calo nel consumo di tabacco, lo spiega il fatto che il CBD, sostanza non psicoattiva, potrebbe inibire il metabolismo della nicotina, e dunque, di fumare ancora un’altra sigaretta, facendo smettere le persone al suo consumo, come lo dimostra uno studio supportato dal National Institutes of Health Grant negli Stati Uniti, pubblicato il 16 febbraio 2023.
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Oasi della Canapa, La Redazione
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