Quando si parla del Libano, esotico paese del medio-oriente che si affaccia sul bellissimo mar mediterraneo, ai cannamatori viene spesso in mente una parola, Rosso Libanese. Il motivo lo scopriremo in questo interessante articolo.

In primis, vediamo cosa ha questa nazione da offrire ai potenziali visitatori e cosa c’è da vedere per coloro che sono intenzionati a recarsi in questa parte del mondo. Iniziamo!
Indice
Perché visitare il Libano?
Per anni il Libano ha dovuto fare i conti con una lunga guerra civile, durata quindici anni, e che si è prolungata fino al 1990, lasciando dolorosi strascichi nella popolazione.
Ora sembra che le cose nel territorio abbiano raggiunto una certa stabilità, sebbene non completamente, e le persone stiano cercando di vivere la loro vita in maniera discretamente normale.
Nonostante sia un paese che stupisce i viaggiatori che lo visitano, non è di certo una meta turistica gettonata, ed è un vero peccato perché il Libano custodisce tesori preziosissimi sia a livello culturale sia dal punto di vista architettonico.
Una nazione affascinante in continua ricostruzione che sta rinascendo dalle ceneri del suo passato conflittuale.
Visitare il Libano può provocare emozioni contrastanti, giacché stupisce vedere costruzioni rovinate e distrutte e allo stesso tempo altre in corso che dimostrano il volto moderno della capitale del paese, ad esempio, hotel di lusso, edifici e residence per le strade di Beirut, il che significa che questa magnifica città sarà tutt’altro di quello che ci si possa aspettare da queste parti fra un paio di anni.
Arrivare qui, è sentire subito l’ospitalità libanese, che nonostante i duri tempi vissuti nel passato, sono persone socievoli e fanno sentire i turisti come se fossero a casa loro.
Cosa vedere a Beirut?
Arte, design non convenzionale, tradizione, e storia che coniuga in perfetta simbiosi il presente e il passato, sono queste le parole giuste per descrivere la capitale del Libano.
Fino agli anni ’70 e prima dell’esplosione del conflitto interno e le controversie con Israele, Beirut veniva chiamata la Svizzera del medio oriente.
La città ostentava un fascino particolare che tuttora si riesce a percepire camminando per le sue strade che lasciano intravedere il passato glorioso che una volta ebbe questa capitale.
Una città vivace, cosmopolita, giovane, ospitale, questa è Beirut, che fa trapelare da ogni angolo storia e cultura.
Inoltre è anche una meta perfetta per chi vuole spendere poco.
Anzi, dopo il rientro della maggior parte degli italiani che sono partiti per le vacanze d’agosto, in molti hanno optato per concedersi dei giorni liberi proprio quando c’è meno affollamento, e quando i prezzi tornano alla normalità, compresi quelli dei biglietti aerei. In questo modo, ci si può godere meglio la città che si decide di visitare.
Proprio per questo certi turisti preferiscono andare in vacanza a settembre per potersi addentrare al meglio nell’esperienza di viaggio e per vivere al massimo la cultura e la gente del posto.
Se stai pianificando il tuo prossimo viaggio in Libano paese dei cedri, nel tuo itinerario non possono mancare questi posti da vedere:

- Zaitunay Bay, sito sulla linea della costa che bacia il mediterraneo lungo Beirut. Zona di lusso e privilegiata
- Mohammad Al-Amin Mosque, conosciuta anche come Moschea di Piazza dei Martiri, uno degli emblemi religiosi più iconici della città. Si trova nel centro di Beirut
- Cattedrale greco-ortodossa di San Giorgio. La più antica della capitale che ospita l’arcidiocesi della città. Vale la pena visitare il museo sotterraneo della cattedrale per ammirare i reperti archeologici appartenenti al periodo ellenistico, bizantino, romano, ottomano e medievale
- Gemmayzeh Street, storico quartiere della movida di Beirut, dove ci si perde nello stile architettonico ottocentesco delle case lungo la zona, ad influenza ottomana. Vi sono alberghi di tendenza, pub, bar, e ristoranti, dove passare del tempo a mangiare o a bere qualcosa di tipico della città
- Suq di Beirut. La zona dello shopping, qua si trovano negozi di griffe rinomate, in pratica, è un centro commerciale all’aperto. Purtroppo per via della crisi economica che affligge il paese, alcuni negozi sono chiusi
Bisogna tenere in considerazione anche che essendo un paese ancora politicamente instabile, in giro per le città si possono ancora vedere gli strascichi della guerra, un forte contrasto tra edifici distrutti e quelli in costruzione, strade poco illuminate o addirittura in certe zone totalmente buie in quanto la fornitura elettrica privata non è attrezzata per coprire i fabbisogni giornalieri dei cittadini.
Però se queste limitazioni, da un certo punto di vista non rappresentano un problema per voi, allora preparatevi per imbarcare in questa eccitante avventura di viaggio, in cui sicuramente imparerete molto sia dalla storia del Libano sia dalla sua gente, disposta ad accogliervi a braccia aperte.
Perciò è bene sapere questo per non farsi troppe aspettative.
Polline Rosso Libanese
Avete mai visto la bandiera del Libano? Sì, proprio quella con l’albero di cedro in mezzo, e tre strisce orizzontali, due rosse sopra e sotto, e nel centro una bianca.
Proprio facendo riferimento all’origine di questo polline di cannabis, si presenta così il rosso libanese, che fa onore alla bandiera del paese dove viene coltivato, e anche al suo colore caratteristico, rosso con sfumature marroni, dal profumo intenso, effetti marcati, gusto dolce con equilibrate note speziate.

Al posto del cedro nella bandiera del Libano, per i cannamatori ci potrebbe stare il rosso libanese, come il simbolo che lo contraddistingue grazie al metodo utilizzato per la coltivazione di questo polline di tinta rossa.
Infine, la produzione di questo hash libanese è la specialità del paese che lo coltiva e raccoglie dopo una parziale esicazione della pianta di cannabis sotto la luce del sole, e ulteriormente al riparo, procedendo con l’estrazione del polline rosso libanese, che prende questo colore per la perdita di clorofila grazie l’effetto solare che gli attribuisce le caratteristiche che possiede. Dunque, ci si può aspettare una qualità superiore.
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Oasi della Canapa, La Redazione
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