La Cannabis o Canapa conosciuta fin dai tempi dei Fenici, ma mai come negli ultimi anni ha spopolato a livello mediatico grazie anche alla sua legalizzazione in alcuni Stati del Mondo.
I quesiti o le domande che ci facciamo all’inizio sono:
- Cos’è il CBD
- Cos’è il THC
- Quali sono le loro Proprietà e Differenze
IL CBD
Il CBD è un composto appartenente alla famiglia dei cannabinoidi. Queste molecole possiedono la capacità di interagire con i recettori cannabinoidi presente nell’organismo, modificando processi come la fame, il sonno, lo stato d’animo e la memoria. Si dividono in due tipi principali:
- Recettori cannabinoidi di tipo 1 (CB1): Abbondano nel cervello, nel fegato, nel pancreas e nel grasso sottocutaneo.
- Recettori cannabinoidi di tipo 2 (CB2): Si trovano principalmente nelle cellule del sistema immunitario.
È possibile dividere i cannabinoidi in: fitocannabinoidi (sintetizzati in maniera naturale dalla pianta della cannabis), endocannabinoidi (creati dallo stesso organismo) e cannabinoidi sintetici (fabbricati in laboratorio). Il CBD è un fitocannabinoide con proprietà antinfiammatorie e antiossidanti.
Il CBD ha avuto forte interesse e notorietà grazie ai suoi Benefici
- Convulsioni ed epilessia: L’uso del CBD riduce la frequenza e la gravità delle convulsioni epilettiche in alcuni pazienti resistenti alle cure.
- Dolore cronico neuropatico: Questo dolore, causato da una lesione nervosa, è molto difficile da trattare con la medicina attuale. Alcune persone utilizzano il CBD con Soddisfazione per alleviare i loro sintomi.
- Fibromialgia: Questa malattia porta dolore generalizzato, insonnia e fatica cronica. L’uso del CBD ha portato un miglioramento dei sintomi in alcuni consumatori.
- Acne: I recettori del sistema endocannabinoide sono distribuiti su tutta la pelle con il fine di controllare l’equilibrio e il benessere generale delle cellule epidermiche.Anche le ghiandole sebacee (responsabili della secrezione degli oli nei follicoli piliferi) contengono i recettori di cannabinoidi.La somministrazione di CBD (per via topica o orale) potrebbe interagire ed influenzare il loro normale funzionamento.Ad ogni modo, se la funzione stessa del sistema endocannabinoide è quella di mantenere tutto in equilibrio, è corretto pensare che potrebbe anche aiutare a normalizzare i livelli di olio nelle nostre ghiandole sebacee.
- Ipertensione: Il CBD ha un piccolo effetto ipotensivo, che potrebbe contribuire alla diminuzione della pressione arteriosa nelle persone ipertese.
- Nausea e vomito: Viene utilizzato il CBD per trattare le nausee e il vomito secondari all’uso della chemioterapia.
- Mancanza di appetito: Il Cannabidiolo può stimolare l’appetito nelle persone malate, debilitate e con mancanza di appetito.
- Ansia e insonnia: Il CBD ha proprietà ansiolitiche. Non è un sedativo, ma sembra che abbia la capacità di conciliare il sonno e alleviare il nervosismo.
- Obesità: Il CBD sembra aver la capacità di alterare la composizione del grasso corporeo, semplificando la sua metabolizzazione.
- Malattie infiammatorie intestinali e morbo di Crohn: Gli effetti antinfiammatori del CBD possono alleviare i fastidi causati da queste malattie.
- Dispareunia (dolore durante i rapporti sessuali): Il CBD utilizzato sotto forma di lubrificante oppure olio, permette rapporti sessuali piacevoli e senza dolore.
- Asma: Il CBD ha un deciso effetto broncodilatatore, grazie alle sua utilità nel trattamento dell’asma resistente alle altre cure.Da ricordare che questi risultati sono stati ottenuti in test clinici in fasi precoci.Sarà necessario approfondire gli studi sul CBD prima di avere delle certezze sui suoi effetti.
Il cannabidiolo sembra anche essere attivo nelle malattie gravi. Alcune persone sostengono che è capace di arrestare l’avanzamento delle cellule cancerogene, ma ancora deve essere comprovata con test clinici.
Effetti collaterali del CBD
L’uso del CBD in linea di massima si considera sicuro.Si assorbe facilmente e viene eliminata totalmente dal corpo tramite le urine in circa 20 ore.Alcuni soggetti dopo aver assunto più di 150 mg al giorno di cannabidiolo hanno manifestato casi di sonnolenza.
Altri casi collaterali che possiamo elencare sono:Nausea, Vomito e minor produzione di saliva, ad un uso frequente di CBD consigliamo di tener sotto controllo gli enzimi epatici visto in alcune persone sono state trovate alterazioni.
L’olio di CBD somministrato per via orale viene metabolizzato grazie a una serie di proteine conosciute come ‘citocromo P450”.Molti medicinali e sostanze dipendono, allo stesso modo, dalle azioni del citocromo P450 per la loro corretta metabolizzazione.Prestare molta attenzione se usi una delle seguenti sostanze:
- Alcol
- Corticosteroidi
- Statine
- Antipertensivi
- Antistaminici
- Procinetici
- Trattamenti contro l’HIV
- Immunosoppressori
- Benzodiazepine
- Antiaritmici
- Antibiotici
- Antipsicotici
- Antidepressivi
- Antiepilettici
- Beta-bloccanti
- ACE-inibitore (antinfiammatori non steroidei)
- Antidiabetici orali
L’uso collaterale di CBD e alcune di queste sostanze può ritardare l’eliminazione di entrambi i composti, aumentando i livelli di CBD e del farmaco sopra ai livelli di sicurezza.Per qualsiasi trattamento con alcune di queste sostanze, o se sei un consumatore abituale di sostanze alcoliche, consulta sempre un medico prima di utilizzare il CBD.
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IL THC
Ovvero (tetraidrocannabinolo) La sostanza biochimica giunge ai recettori CB1 situati sulla superficie delle cellule nervose. Questo provoca il rilascio della dopamina che all’interno del cervello ha la funzione di neurotrasmettitore. A causa di questo effetto psicoattivo, molti utenti consumano marijuana. Dopo l’ingestione, diventano euforici e si sentono rilassati.”L’euforia sopraggiunge in pochi minuti, raggiungendo un plateau che permane per 2 ore o più, in dipendenza della dose (Webb et al., 1998)”.Un’altro motivo per cui alcune persone consumano THC è il suo effetto simile ai cannabinoidi prodotti dal corpo stesso: colpisce il pensiero, la memoria, la capacità di concentrarsi; in breve il THC altera le mente, mentre il CBD stimola la guarigione.
Il THC può provocare effetti estremamente sgradevoli:
- l’insorgenza di allucinazioni visive ed uditive.
- sintomi dissociativi.
- schizofrenia
- tachicardia
- alterazioni nella percezione spazio-temporale (guidare sotto gli effetti della cannabis è pericolosissimo)
- agitazione
- congiuntivite, midriasi (pupille dilatate).
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Prodotto non stupefacente, THC nei limiti di legge.